Il tempo come parametro standardizzato delle prestazioni

Scritto da: Jordan Coffman
1/4/2023

Tempo di lettura: 3 minuti

Digital Performance Management: È tempo di cambiare passo

Nell'ottica di ottimizzare la produttività, le principali aziende manifatturiere hanno sviluppato negli ultimi decenni un'ampia varietà di criteri di misurazione. ThingWorx Digital Performance Management offre un nuovo potente strumento per aumentare la visibilità, identificare colli di bottiglia nelle prestazioni e intraprendere in tempo reale azioni concrete per migliorare le prestazioni e ottimizzare l'utilizzo della capacità. Basato su principi ampiamente consolidati, questo sistema digitale a loop chiuso per ottimizzare le prestazioni degli stabilimenti è incentrato su un concetto innovativo: un'unità comune standardizzata per misurare le prestazioni e il tempo di produttività perso. 

OEE. Necessario, ma non sufficiente.

Seppur di grande utilità, i criteri di misurazione tradizionalmente adottati per la produttività manifatturiera, come l'OEE (Operating Equipment Efficiency), coinvolgono variabili derivanti da sistemi eterogenei. Di conseguenza, i parametri basati sulle percentuali appaiono difficili da confrontare tra business unit e linee di produzione e risultano più inclini a giudizi soggettivi piuttosto che obiettivi. Misurazioni come questa, inoltre, possono essere utili solo se analizzate a posteriori o da un unico punto di vista. Il tempo che richiedono per fornire informazioni strategiche, infatti, può determinare un ritardo di giorni, settimane o mesi nell'acquisizione di decisioni in grado di migliorare la produttività complessiva dell'azienda.

Un'unità di misura comune per l'efficienza di produzione

Rappresentando ruoli e dipartimenti diversi, i team di lavoro si trovano spesso a interpretare stream di dati eterogenei e ad usufruire di criteri di misurazione basati su percentuali, inerenti a uno o più aspetti specifici del processo di produzione. Sebbene vengano aggregati in base a metodi condivisi, come il parametro OEE, questi criteri forniscono informazioni strategiche basate su dati relativi a un momento nel passato e che, quindi, possono non essere più esatte nel momento in cui vengono implementate le decisioni.

Un processo decisionale interfunzionale, preciso ed efficiente esige che i dati vengano interpretati in modo coerente e immediatamente concretizzabile. DPM raccoglie e normalizza con coerenza i dati di produzione in una misura standard di "tempo perso", anziché rappresentare le variazioni del rendimento di produzione con un valore percentuale. 

Un criterio di misurazione, un punto di vista, un team

Diversi tipi di utente, quindi, possono meglio rapportarsi l'uno con l'altro e unire in modo più efficiente i propri sforzi per conseguire miglioramenti di produttività in linea con gli obiettivi di miglioramenti continui. Adottando criteri di misurazione standard, i dirigenti possono inoltre inquadrare più chiaramente le prestazioni in base al tempo risparmiato (o perso) e, dunque, identificare meglio l'impatto economico.

Gli ingegneri e i manager dello stabilimento possono reagire con efficacia e in tempo reale ad analisi dettagliate del tempo perso. Il personale che lavora nello stabilimento, inoltre, può acquisire le informazioni necessarie quando e dove lo desidera, in un'unità di misura standard, in modo da ampliare la propria visibilità e capire meglio le dinamiche della linea di produzione. Questi vantaggi determinano inevitabilmente una migliore consapevolezza e un maggiore coinvolgimento nelle iniziative aziendali di miglioramento continuo.   

Digital Performance Management: è una questione di tempo.

Non siamo stati noi di PTC a inventare il Digital Performance Management... ma voi. Questo sistema si fonda infatti sui principi di base che voi avete insegnato a noi. Basato su consolidate best practice aziendali, è stato ottimizzato con l'esperienza di numerosi casi utente e completato con analisi approfondite degli aspetti meno efficienti. Riteniamo che il valore di Digital Performance Management si concretizzi perfettamente in un principio cardine che avvalorate giorno dopo giorno: "Win the hour, win the shift, win the day" ("Conquista l'ora, conquista il turno, conquista il giorno").

In base a quanto appreso dalle vostre esperienze, abbiamo messo a punto una soluzione Digital Performance Management in grado di essere subito operativa. È una questione di ore. E ora, per la prima volta, potrete gestire la vostra attività produttiva in base a criteri di misurazione standard che mettono i team di lavoro tutti sulla stessa lunghezza d'onda e migliorano il processo decisionale reattivo con dati di intelligence in tempo reale.

Le strategie e le tecnologie che definiscono Digital Performance Management promettono storie variegate e interessanti di cui parleremo ancora in questo blog. Mi auguro che continuiate a seguirmi e che vogliate trascorrere altro tempo con me. 

Realizzate la trasformazione digitale su vasta scala

Leggete come poter conseguire questo obiettivo con Digital Performance Management Scaricate il white paper
Tags: Industrial Internet of Things Thingworx Manufacturing Apps Aerospaziale e difesa Automotive Elettronica e high tech Apparecchiature industriali Trasformazione digitale Industry 4.0

Informazioni sull'autore

Jordan Coffman

Jordan Coffman is the IoT Director of Sales and Strategic Initiatives. Jordan creates integrated solutions to accelerate digital transformation for customers in the manufacturing industry. She empowers customers to redefine how they manage physical processes, products, and people with powerful technologies such as IIOT and AR.

Before joining PTC, Jordan held various positions at General Electric where she was responsible for delivering software solutions from ideation to implementation, supporting a range of Brilliant Factory initiatives. Her experience at GE has given her foundational knowledge to several manufacturing verticals, in a global environment. She has a Bachelor’s Degree in Business Information Systems and an executive degree in Business Administration from the Kelley School of Business at Indiana University.